Sudden Storm by Chiara Cilli

Sudden Storm by Chiara Cilli

autore:Chiara Cilli [Cilli, Chiara]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Erotico, Fiction, Erotica, Romance
ISBN: 9781501052026
Google: uJndoQEACAAJ
editore: CreateSpace Independent Publishing Platform
pubblicato: 2014-09-03T14:21:28+00:00


Parte Quinta

Rubino Di Sangue

12

La luce del sole? Naa, impossibile. Abbasso sempre la serranda affinché nessun raggio riesca a farsi largo tra le fessure, quindi perché cavolo la mia cameretta è completamente illuminata?

Un momento…

Spalanco le palpebre per poi sbatterle convulsamente. Mi ci vuole qualche secondo per mettere a fuoco e per capire che non sono nella mia camera. Drizzo su a sedere di scatto, il lenzuolo stretto al petto, e mi guardo intorno perplessa.

La stanza in cui mi trovo è grande quanto casa mia, se non di più. Le pareti sono altissime e ampi pannelli di vetro di almeno quattro metri si affacciano sul balcone senza balaustra, da cui si ha una splendida vista di Pescara Colli. Davanti a me c’è una specie di salottino con due poltrone, un camino moderno con un quadro appeso al di sopra e una pianta nell’angolo. Ai piedi del letto king size c’è anche la moquette.

Letto…

Lentamente mi volto verso l’uomo che dorme al mio fianco, sdraiato sulla pancia con le braccia piegate sopra la testa che stringono il cuscino. Il lenzuolo arriva a malapena a coprirgli il fondoschiena marmoreo e mi formicolano le mani dal desiderio di palparlo, di passare le dita sulle pianure abbronzate della schiena.

Lui si muove nel sonno ed emette un flebile mugolio, poi stritola ancor più il guanciale e si rilassa. Il suo viso, mentre dorme, è di una bellezza ultraterrena. I tratti affilati sono leggermente addolciti, ma trasmettono comunque un certo timore. Anche addormentato, ha l’aspetto di chi potrebbe plagiare chiunque voglia con il suo fascino e il potere del suo sguardo.

Gli occhi iniziano a bruciarmi d’improvviso e mi ricordo di non essermi tolta le lenti a contatto, prima di sprofondare in un sonno appagato. Non mi sono nemmeno struccata, ora che ci penso, e non mi sono lavata i denti. Cavolo!

Adocchio una porta accanto al letto e mi auguro che sia quella del bagno; piano piano sguscio fuori dalle lenzuola e, nuda, lo raggiungo, rapita per un istante dalla parete rivestita di legno dietro l’alta testiera imbottita. Il bagno è immenso, tutto piastrelle di marmo, cassetti d’ebano, plafoniere e rubinetti dorati. Sulla parete dietro la vasca ci sono altri due grandi pannelli che non offrono privacy neanche qui.

Mi tolgo in fretta le lenti, poi frugo qua e là in cerca del filo interdentale. Con mia grande sorpresa trovo un kit completo contenete spazzolino, dentifricio, sapone intimo, cuffia per i capelli e – tadà! – filo interdentale. Uso tutto, tranne la cuffia e il sapone – mi farò una doccia a casa.

Casa…

Dio, mia madre!

Non le ho neanche mandato un SMS per dirle che restavo a dormire da Matt! Sono più che morta.

Mi do una rapida occhiata allo specchio: il trucco degli occhi è sbafato, ma non posso permettermi di lavarmi la faccia. Senza fondotinta sono inguardabile, e di certo non voglio che Matt mi veda in quello stato. Mai.

Con cautela mi affaccio nella camera padronale per accertarmi che lui sia ancora nel mondo dei sogni, poi mi avvicino in punta di piedi al cassettone vicino a un’altra porta.



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